BUON COMPLEANNO PESCI !!!

……ed un mattino Dio chiamò a se’ i suoi dodici figli e in ognuno di essi cosparse il seme della vita umana.
Uno dopo l’altro i bambini fecero un passo in avanti per
ricevere il dono che era stato a loro riservato.

“ a te PESCI, affido il compito più difficile. Ti chiedo di assorbire in te stesso tutte le pene dell’uomo e di rimetterle a Me.
Le tue lacrime devono finire per diventare le Mie lacrime. Le pene che sarai costretto ad assorbire in te sono l’effetto del fraintendimento della Mia Idea da parte dell’uomo, ma devi avere un atteggiamento di compassione nei suoi confronti, in modo che egli possa avere un’altra opportunità per ritentare nuovamente.
Per questo compito cosi’ difficile verrai ricompensato con il dono più grande.

Sarai l’unico dei miei dodici figli che potrà comprendermi.
Ma questo dono di comprensione è per te, Pesci, e se cercherai di comunicarlo agli altri uomini non ti sarà dato di essere ascoltato.”
E Pesci, fece un passo indietro e ritornò al suo posto.

In questo periodo il grano, che è germinato nello Scorpione, dopo aver ricevuto la robustezza e la compattezza comincia a vibrare, recupera il ricordo di se stesso, della struttura portante che crea l’abbondanza e permette la vita sulla terra.

Nei Pesci inizia la moltiplicazione, è un segno Mutevole, cioè avviene la trasformazione di una fase detta Fissa, che era il sostentamento cosmico, in una fase in cui la pianta moltiplica se stessa (accestisce), genera ramificazioni che emettono foglie proprie, crea il cespo. Senza questa fase non ci sarebbe il raccolto.

Come dal chicco dal quale nasce una spiga che all’improvviso genera altre gemme, i Pesci si moltiplicano in tanti se stessi, moltiplicano il Sé in tante unità: la moltitudine delle cose che stanno dentro di me…tipico dei Pesci.
Hanno così tanto dentro di loro, attitudini, capacità…che non sanno che pesce pigliare di se stessi.
Devono gestire la moltitudine, governare e mantenere l’unità nella molteplicità di ciò che sono, perchè relazionandosi con il “tanto” hanno difficoltà ad identificarsi.
Devon o vivere il raccoglimento, vivendo la loro interiorità sanno chi sono, si distinguono: nel corso della vita il compito principale è trovare il pesce che si E’.

Il compito dei Pesci è raggiungere uno stato di totalità interna. Il vero senso spirituale della vita lo devono incarnare. Devono trovare e raggiungere uno stato che va oltre l’autonomia, devono bastare a se stessi
Soprattutto dovranno sentirsi parte del tutto, è il senso spirituale più elevato della vita.
Sono davvero extraterrestri, qui il senso di diversità raggiunge un livello estremo.
I Pesci hanno questo compito: accettare il sistema, ma non più scomposto in parti (di fronte c’è la Vergine) ma nel tutto.
Pesci e Vergine guardano alla stessa realtà da punti completamente opposti.
La difficoltà dei Pesci è collegata al fatto che loro si sentono diversi da tutti gli altri, non è più il “ti faccio vedere qualcosa di completamente sconosciuto” come nell’Acquario, qui c’è proprio una vera essenza di diversità… e la società la diversità fa fatica ad accettarla.
La Luna e Nettuno nei Pesci ci dicono che l’empatia è all’ennesima potenza, c’è l’immediatezza del sostegno emotivo. Quello che fa il Pesci è sentire immediatamente il dolore universale e cercare di dare un supporto. Se non ho un’identità strutturata, se non ho fatto tutto il mio percorso non posso aiutare nessuno. Mi accollo materialmente o emotivamente i pesi degli altri. Devo poter mettere un filtro, una separazione, qualcosa che mi permetta di dire: -Io sono io e tu sei tu.- altrimenti mi condannerò a intervenire per tutti i bisognosi dell’universo.
Il Pesci realizzato sceglie quando intervenire.                                                             Sente la necessità, ma sceglie.
Con Nettuno il tema della possibile illusione è enorme. Loro hanno proprio la caratteristica di inventarsi una realtà che non esiste se quella in cui vivono non è accettabile. Se le cose non sono belle, si costruiscono dentro una realtà fantastica per sopportare una realtà esteriore che non piace, ma è proprio questo che li fa sentire diversi.
Il mondo fantastico di Nettuno deve però trovare forma.
Il mito dei Pesci è quello di Melusina, la sirena, metà donna e metà pesce. È un personaggio complesso. Lei canta come le sirene di Ulisse e tutti si innamorano di questo canto meraviglioso. È un mito che non è classico. Lei salva Remondino che si è perso e lui si innamora di lei.  Quando si incontrano lei ha sembianze umane e lui se la porta a casa. Si sposano. Vivono felici e contenti ma c’è una regola da rispettare: Melusina un giorno a settimana sparisce e Remondino non può sapere dove va. All’inizio tutto andava bene, poi le persone insinuarono il sospetto nel cuore di Remondino: -Chissà cosa fa Melusina quando sparisce, perché non vai a vedere? – e cose di questo genere. Un giorno lui la segue. Lei va a farsi il bagno e ridiventa sirena. È il momento in cui lei esprime la sua libertà e nessuno la deve vedere. Nel momento in cui Remondino la scopre rimane sconvolto e Melusina scappa e non si fa trovare mai più.
I Pesci hanno bisogno di mantenere un ambito di libertà proprio nel quale nulla può essere contaminato dagli altri. Per poter esprimere la loro diversità in totale libertà. Melusina se ne va perché Remondino non si è fidato di lei. Remondino è entrato in un territorio in cui non doveva entrare.
C’è nei Pesci questo momento dove hanno bisogno di entrare nel loro territorio e non essere violati.
In conclusione, il segno dei Pesci porta con sé una ricchezza di emozioni e creatività. Chiunque abbia il privilegio di conoscere un Pesci potrebbe scoprire un mondo di profondità e bellezza che solo questo segno può offrire.